KOBAS

Il cortile d'ingresso alla Olivum-Kobas Dicevamo che si possono conoscere persone interessanti e scoprire cose inaspettate. Ed è successo proprio questo, non ci aspettavamo, ad esempio, di scoprire che esiste a Kobas un "laboratorio" di cosmesi naturale.
Sandra, figlia di un croato e di una austriaca, nata a Vienna, ed abitante ancora a Vienna per parte dell'anno, ha avviato a Kobas, ristrutturando una vecchia casa con relativa macina e pressa, la produzione di cosmetici a base di olio e ... profumi di piante.
Io sinceramente non saprei giudicare, ma le "signore" da quella scoperta non fann altro che spalmarsi questo olio profumato, continuando ad annusarsi come un cane da tartufo, e decantando sia il profumo che l'effetto "vellutante" sulla pelle.

Una 'signora' ricciola! Questa nuova scoperta si è solamente aggiunta a quella che è sempre stata la caratteristica principale di questo posto: mangiare bene !!!
Il pesce e dintorni naturalmente è l'ingrediente principe, sempre molto fresco e ..... sottocchio, può capitarti di assistere ad una "consegna" direttamente dalla barca di ritorno dal mare di una ricciola di 23 kg !!! O di vedere arrivare la barca che ritorna dalla pesca ai ricci di mare, e allora un piatto di spaghetti (rigorosamente italiani e "cotti" al dente) con i ricci è il piatto che più mi è piaciuto, fra risotti al nero, branzini, gamberi e aragoste.
Anche se .... Jadran dice che ogni volta che mangi uno di questi pesci devi pensare che potrebbe essere l'ultimo.

E veniamo a Jadran, persona conosciuta attorno al tavolo cenando. Skipper da 40 anni, è una vita che porta in giro i turisti e che fa regate, ma soprattutto è una persona veramente molto particolare ed inaspettata. Conosce ed ama la Croazia in un modo molto speciale. Ne conosce ogni angolo geografico, la storia (anche quella meno ufficiale) e le tradizioni ed abbiamo passato la serata a scoprire cose inaspettate.
Riconosce che fra la Dalmazia e l'Italia, in particolare Venezia, c'è un legame secolare e che la loro cultura l'hanno acquisita principalmente dai veneziani, anche se, diciamo, in qualche momento storico noi italiani abbiamo avuto delle cadute di "stile". Per altro non sempre e non tutti gli italiani sono stati "brava gente" e nel periodo '40-'45 anche a casa nostra qualche "episodio spiacevole" c'è stato.
Così ci ha raccontato la storia di Kobas, che abbiamo scoperto essere un paese, nascosto fra gli alberi immediatamente dietro il ristorante e che tutt'ora è semidistrutto, da quando, in una triste giornata del '45 ha avuto la visita dei tedeschi. Pensare che per arrivare a Kobas non esistevano strade, i suoi abitanti da sempre si erano spostati sempre in barca, vivevano di pesca e di agricoltura e quasi non si erano accorti della guerra in corso. Niko, ristoratore un pò naiff Quel giorno i tedeschi fucilarono tutti gli uomini del paese e lo bruciarono, se ne salvarono solamente tre perchè quel giorno erano in mare a pesca, e così tutto è rimasto per tanti anni e solamente ultimamente sta riprendendo vita, seppur ancora dimenticato dalle attuali autorità croate, perchè evidentemente un paese con 8 votanti non interessa a nessun politico in nessun paese.
Ed infine, per dovere di cronaca, un posto lo riserviamo anche a Niko, a cui, col suo ristorante, forse è dovuto l'inizio della ripresa del paese.

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